Allarme infezioni al Cardarelli

La migliore azienda sanitaria locale del Mezzogiorno è in ginocchio. L’Ospedale Antonio Cardarelli di Napoli è a rischio infezioni. Non vi sono posti letto a sufficienza, il personale è insufficiente e le barelle diventano spesso una chimera. Michele Tassaro – sindacalista Cobas – lancia l’allarme. C’è pericolo di contrarre qualsiasi tipo d’infezione trasmissibile con i liquidi organici. Il codice rosso ha suonato poichè non vi è pulizia adeguata delle lettighe che non vengono pulite mediante disinfettanti, nè lavate come occorrerebbe. L’urgenza repentina dei ricoveri obbliga il personale sanitario a pulire “con stracci” le barelle, affinchè il tutto sia compiuto in modo celere.


Elevato, dunque, è il rischio infezioni. In tale presidio ospedaliero vi è però un paradosso. Dal 2000 nei sotterranei della palazzina esiste un macchinario creato appositamente per la disinfezione delle barelle. Esso giace al pronto soccorso dell’ospedale ed occupa alcuni locali chiusi da cancellate. A chi giova un simile spreco? Perchè non sfruttare un macchinario dedito alla sicurezza del paziente? Mentre si pongono gli interrogativi, si corre - costantemente - un rischio epidemia causa infezioni. In Campania fenomeni di malasanità sono all’ordine del giorno. Sarebbe curioso interrogare il sindaco De Magistris o gli assessori alla sanità, al fine di chiedere loro se sono a conoscenza di tale situazione funesta per i pazienti; tutti meritevoli di un sano trattamento. Come pensare che basta passare uno “straccio”? Le barelle necessitano di disinfezione periodica. In tale presidio ospedaliero, causa mancanza di stanze, i pazienti vengono ammassati nelle corsie, alla mercé di tutti e provocano pericoli d’infezioni anche agli addetti ai lavori.

La situazione è critica. A causa di tale criticità necessiterebbe un duro – si spera – intervento del ministro della sanità. I volti dei pazienti ammassati nelle corsie sono l’emblema della rassegnazione e dell’umiliazione. Non si viene meno al giuramento d’Ippocrate? Non si nega il tratto costituzionale in base alla carta dei diritti dell’ammalato? Al Cardarelli non mancano gli sprechi. Nei sotterranei della struttura giacciono materassini abbandonati, letti e vari materiali confusamente ammassati tra i corridoi. Tassaro lamenta precarietà del personale e afferma che tale situazione durerà fino a un auspicabile apertura dell’Ospedale del mare. La vicenda Cardarelli rappresenta uno spaccato dell’ingestibile situazione italiana. Se l’economia è in ginocchio, la sanità non ride. Se lo spread sale, i codici rossi aumentano.
Renato Torri